Logica, empatia e visualizzazione.
Ero Cancro a diciotto anni, ero Cancro a sette anni e sono
Cancro a quaranta anni. Non sono mai stato uguale ma sono stato Cancro tutte le
volte. O forse sono stato Cancri diversi, ogni volta. Forse sarò diverso pure
domani. Chi è dunque un Cancro? Sensibile, protettivo, permaloso, empatico,
lunatico; bastano degli aggettivi per definirmi?
Detto ciò,
tornando all'esempio del post precedente, come
possiamo credere che un semplice
taglio (cordone ombelicale) o l’istinto naturale di sopravvivenza di un neonato possano, da soli,caratterizzare una potenza come la
prima casa, la casa dell’ascendente?
Marte e
il suo impeto
(la frizione dell’arrivo in questa dimensione) sono troppo
istantanei per simboleggiare una posizione così importante. In
prima casa c’e
di certo la
compresenza di Marte, stabile in Ariete - il segno tradizionale o archetipico che la
abita per tradizione - ma, in radice, in prima casa, c’è
l’espansione
di un’idea concepita dall'
Innominabile e
Inafferrabile Pensiero di Dio - o
chiamatelo come desiderate.
La visualizzazione del “fulmine a ciel sereno”,
caratteristica di Marte, è errata.
La corretta visualizzazione è “l’esplosione”.
Nessun lampo, ma una bomba. BooM!
Le esplosioni “espandono” energia nello spazio. I fulmini la
concentrano e si esauriscono in un instante.
**Ciò coinciderebbe col pensiero
comune di relegare l’uomo a frammento o “attimo”, spesso insignificante, del
creato. In verità, anche questo “luogo comune” minimalista è oggetto della mia
indagine. Mi appare chiaro che, a prescindere da tutte le filosofie più o meno
moderne, l’uomo, senza ombra di dubbio, è la massima espressione del creato. Se
un Dio volesse manifestarsi in questa dimensione - per essere creatore consapevole di questa dimensione - non potrebbe
fare altro che incarnarsi in un uomo. E credo proprio che lo abbia fatto...
Ricordate: nella prima casa c’è una bomba che esplode, c’è l’arrivo di un nuovo dono di Dio in questa natura.
Se invece vogliamo cogliere
la forza dell'esplosione: la scintilla con più energia, quella che conquista maggiore spazio, quella che determina e qualifica l'esplosione stessa
(la sua "forza"), vado a cercare
Marte e, dato che dopo un'esplosione la prima sensazione che avremo è la sua
forza nel "conquistare spazio" espandendosi, se in prima casa c'è il
boom! in seconda c'è Marte: la
forza che ha il botto iniziale.
Prima c'è un miracolo che esplode
(giunge) dal nulla (dono di Dio), poi c'è
il tipo di forza che agisce e qualifica il miracolo (
dono di Dio specificato).
È evidente quindi che la
dominante della casa astrologica e del segno tradizionale d’appartenenza non
coincidono.
Ben venga l’
Ariete in prima, ma se in Ariete c’è Marte, in
prima casa ci sarà un pianeta diverso che, collaborando, esalterà il concetto di
dono ed
espansione.
Il mio studio nasce dall'intuizione di ricollocare il Dominatore logico e sensato in ogni casa astrologica, sposando l'idea tramandata di porre l'Ariete come abitante archetipico della prima e gli altri Segni a seguire. Potenze che si armonizzano,
compenetrandosi e diventando altro da sé.
Questo è il mio procedimento di indagine.