LA REGIONE DEGLI ARCHETIPI

" Non posso fare a meno di considerare la reazione che comincia a manifestarsi in Occidente contro l'intelletto... in favore dell'intuizione, come un segno di progresso culturale, un ampliamento della coscienza oltre i limiti angusti posti da un intelletto tirannico".

C.G. JUNG

venerdì 6 novembre 2015

Dio si evolve


Adesso dirò qualcosa di particolare...abbiate venia!
L’anima, vivendo, si evolve. Di conseguenza l’esperienza consegnata al Padre sarà di qualità superiore a quella ricevuta in origine.
Ricordate la parabola dei talenti? … Andate a rileggere.


Ebbene, se l’anima evolve vivendo, e se l’anima è un riflesso del Dio Inafferrabile che si rivela, il Dio inafferrabile stesso, vivendo l’esperienza dell’anima incarnata, si evolve.

Dio si evolve grazie all'esperienza che vive ognuno di noi.
È un Dio in evoluzione. Acquisisce esperienze ogni volta che qualcuno vive.


RIFLETTI!


Il concetto di infinito boccia questa mia tesi: Dio è infinito, quindi tutto è in lui, nulla è inesplorato o sconosciuto…E questo è vero.

Ma abbiamo idea di cosa ci possa essere oltre l’infinito? 
- Come? Direte: oltre l’infinito? Ma se è infinito è…infinito! Nulla ci può essere oltre!
Anche questo è vero, ma solo per la nostra mente. Anzi: qualcuno di voi mi sa dire che cosa è l’infinito? E se c’è un infinito (che non finisce mai) ogni punto è centro o periferia, ma anzi no! Non c’è un centro e una periferia se non c’è un punto di riferimento e, nell'infinito, anche il tempo e il movimento sarebbero indefiniti proprio perché il concetto è fuori dai nostri modelli archetipici di comprensione. Non siamo programmati per questi livelli. Il nostro è un livello sottostante. Noi percepiamo proprio perché siamo caratterizzati dal "limite"



Il limite (capacità di raggiungere traguardi) ci impone una conoscenza caratterizzata da tappe. Come un percorso scolastico. Dal rudimento più semplice a quello più elevato. Impariamo a diventare Dio...la strada è lunga!
E ciò si evince anche dalla brutalità di gruppo e individuale dei soggetti evoluti e “associati”  che dominano questo pianeta (lobby). - Sterili “ego” corporei disgiunti dall'anima, convinti di sapere, ma con tanto ancora da imparare.


Immaginate un bimbo prima del parto, nel grembo materno. Felice, al caldo, nutrito, immerso nell'acqua. Poi, ad un tratto, “muore” e nasce in questa vita: senza acqua, ma respirando col naso e i polmoni. Senza calore, ma coprendosi per temperarsi. Non più nutrito: masticare e ingerire diventeranno un obbligo. Avrà denti, si allungherà, ingrosserà, camminerà. Immaginate di raccontarglielo mentre sta nel grembo della mamma: vi prenderebbe per matti!
Quindi, essendo chiaramente limitati, o meglio: essendo magnifici per questa dimensione e consapevoli dei limiti di comprensione ai quali la nostra mente tende, possiamo effettivamente essere certi che oltre l’infinito non ci possa essere nulla? Non lo sappiamo, punto e basta. L’infinito cos'è? Forse c’è un infinito per noi e un infinito per qualche altra entità. Forse ci sono dimensioni diverse di infiniti. Quindi se dico che Dio vivendo tramite ognuno di noi accresce la sua potenza, potrei essere smentito solo su base religio/nichilista - (che non so se si può dire ma rende l’idea).

Dio grazie a noi si supera, sperimenta sé stesso. Le cadute e le risalite dell’umanità sono i tentativi di Dio di emanciparsi nella carne. Vuole diventare il Signore, oltre che dell’idea, anche della materia. Purtroppo, però, questo compito sperimentale lo ha affidato a noi…lui ci guarda e prende appunti. E' convinto che con le sue rivelazioni e i suoi "messaggi", pian piano, scaleremo vette più alte per giungere a lui. Ma qui, in questa dimensione. 

Per Dio tutto va bene, basta che si faccia esperienza.

La strada da seguire è chiara: ognuno di noi deve seguire la propria natura individuale, condividerla e "crescere (fare esperienza - divenire). 

Ma, questa umanità, ha dimenticato tutto della propria natura individuale, confacendosi a schemi sociali che limitano lo spazio e le vibrazioni personali.

Dio, in questi anni (epoche) ha sperimentato l’odio di sé stesso. La sua rivelazione - tramite i testi sacri, i mistici, la spiritualità, i simboli - oggi si è annacquata. Forse per alimentare un futuro desiderio di amore di sé, proprio per l’attuale assenza.
Più che una speranza è una certezza karmica (direbbe qualcuno): tanto male porterà eguale bene. La bilancia non fallisce mai. 

Stiamo imparando ad amare questa dimensione, e lo facciamo deturpandola inconsciamente, per capirla e per poi apprezzarla, rispettandola.

Abbiamo dapprima imparato ad usare il corpo, e sono passati millenni. Poi abbiamo imparato anche a curarlo. Adesso stiamo scoprendo energie ultra corporee. Pensate alla Filosofia, alla Psicologia, alle Religioni, alla Spiritualità: stiamo imparando ad usarle.
Come abbiamo fatto col corpo - trasformandoci da pelosi, brutali e dominanti in depilati, intelligenti, egoici arrivisti e missionari - così faremo col la psiche, trasformandoci da piccoli ego non identificati e schedati (attuale situazione!) in coscienza pura e costruttiva (materi spiritualizzata).



I "capetti" del mondo sono ignari di ciò. Loro tendono ad educare le società, altrimenti ingestibili e fuori controllo. Da un certo punto di vista il loro desiderio di dominio per “educare” è sensato. Abbiamo già detto che la qualità umana media è effettivamente scadente, quindi il loro intervento potrebbe essere un compito necessario - anche per limitare peggiori disarmonie sociali.
Il presupposto scema nel momento stesso che tali signori pongono il potere e il possesso come scopi primari del loro intento, tralasciando il concetto educativo ed evolutivo della specie.

L’indifferenza che il sistema di governo mondiale, occulto più o meno, pone nei confronti di una singola esistenza, è imbarazzante. Una vita vale zero. Questo concetto specifica e sottolinea che l’attuale elite, pur necessaria per certi versi, ad oggi manifesta chiaramente la sua mancanza di struttura animica in virtù di una pesante bramosia materiale.
Oggi è considerato saggio annientare parte delle popolazioni terrestri per agevolare il futuro e la vivibilità, tralasciando il concetto che sette miliardi di "desideri divini" possano essere più efficaci e vincenti di soli cinquecento milioni.
Siamo ancora troppo vicini al livello animale, questi signori ne sono l’evidenza. Loro, in ogni caso, rappresentano il nostro massimo grado evolutivo [e ciò è palesemente vero quanto scandaloso].


Ma cresceremo, partendo proprio da questi atteggiamenti sprezzanti. Prenderemo pian piano coscienza del nostro potenziale individuale e ci accorgeremo dell’immenso potere dell’aggregazione.

Aggregazione, lo ripeto. Una società che coopera è diversa da una società che globalizza.

Globalizzare vuol dire annettere a sé. Cooperare vuol dire: costruire con.



Noi siamo nati per cooperare ed elevare Dio: migliorarlo. Dio grazie alle nostre esperienze si evolve.

Affrontandoci l’un l’altro o provando indifferenza per gli altri confermiamo il nostro rifiutare “l’appartenenza” a Dio. Lo neghiamo. Gli impediamo di evolvere e raggiungere i suoi progetti.
E, alla fine, ci deve pensare lui a rimettere le cose in pista. In un modo o in un altro…Questione di bilancia…ricordate?


**Al posto di “Dio” metteteci la parola che più vi affascina … tanto è uguale.